venerdì 10 luglio 2015

Trasloco!

Questo blog ho deciso che si ferma qui.
Ma non finisce qui, si ferma e riprende da un'altra parte, su un'altra piattaforma.
Continua (o riparte, diciamo) su Wordpress.
Il nuovo indirizzo è finalmente come lo volevo io, perché su Blogger -ahimé- mi sono dovuta adattare. Chi mi ama mi segua dunque!
Il nuovo link è questo:


Veste nuova, ma trasloco completato ;)
C'é tutto, anche i post vecchi di 3 anni.

Ma perché me ne vado da Blogger?
Bene, la risposta sta nella ricerca su Google che ho fatto, mettendo "meglio Blogger o Wordpress".
Se vi va, fatela anche voi.
E' da lì che ho avuto conferma del fatto che GOOGLE POSSIEDE TUTTO QUELLO CHE SCRIVO E PUBBLICO. Esatto. Scrivendo qui, io non possiedo più niente, neanche le foto. E' tutto di Google, non è mio. Ma che tristezza.
Se Google vuole chiudere il mio blog, può farlo, e io non posso oppormi.
Ma sarà giusto??! Anche no!
E poi, chi ha mai letto i termini di servizio alzi la mano! Io sono andata a farlo e ho avuto ulteriore conferma di quello che ho scritto sopra.
E allora me ne vado. Perché non voglio che una cosa mia mia, non sia veramente mia ma appartenga a Google che, per inciso, se vuole può farci quello che desidera.
Non è affatto giusto.
Ci controllano anche troppo, e allora non voglio che quello che scrivo da ora in avanti sia di qualcuno, eccetto me.
Ovviamente resto su Blogger, così posso commentare e seguire i blog che mi piacciono, e che continuano a piacermi :)

Ci vediamo su Wordpress, vi aspetto! 

giovedì 9 luglio 2015

Correre

Ci sono quelle volte in cui non vorresti correre.
 In cui ti svegli e pensi “Oggi non corro” e poi, non si sa come mai, ti ritrovi col respiro un po’ affaticato, la falcata che prende forma nella strada e nella mente. 
Scivola tutto via. L’asfalto, lo sterrato, le radici, un pensiero, una lacrima, il sudore. 
Scivola via tutto, leggero e stonato, come quella corsa che non volevi fare. 
Non ci credevi, e invece sei qui, coi tuoi pensieri, coi tuoi muscoli che senti risvegliarsi e darsi da fare, col piede. Lo ascolti, senti come accarezza la superficie, la scarpa, la strada. Ti ascolti. 
Ogni tanto chiudi gli occhi, deglutisci un pensiero, una preoccupazione, un ricordo.
Ti guardi intorno, lasci che le cose ti scorrano accanto, tante fotografie di un percorso che hai già fatto, ma che ogni volta ti sa emozionare. Perché corri.
Poi scopri che hai voglia di correre di più, ancora, ti aggrappi alle belle sensazioni, mangi quella luce e quell’affanno che ti rendono così felice.
E vai oltre. 
Oltre la mente che ti diceva di non andare, oltre quei pensieri sghembi che hai bisogno di allontanare da te, e sul volto, quella che all’inizio sembrava una smorfia, intrisa del tuo sforzo, adesso diventa un sorriso.

Sorridi, ti rendi conto che sei leggero, come le scarpette, come questa corsa che non volevi fare e scopri che molto di quello che “non volevi fare” l’hai già fatto. La corsa è così, un’amica, una consigliera, un mondo sospeso dove tu e solo tu, ti ritrovi e ti perdi, ti lasci andare, ti lasci amare e anche un po’ odiare. Dove combatti i tuoi fantasmi, e risolvi i tuoi misteri, in una dimensione unica e trasversale che solo la corsa ti sa dare.


Immagine trovata su Pinterest- link a runtheraphy.co.uk

martedì 7 luglio 2015

Tentativi di trail running

Giovedì era una splendida giornata. Martedì avevo corso per 19 km, e onestamente ero ancora un po' stanchina. Ho pensato di sostituire la mia corsa veloce settimanale con un esperimento: un trail.
Dove abito ci sono immense opportunità per fare trail running, a tutti i livelli.
Mi piace moltissimo la Val Duron, che si trova proprio sopra Campitello di Fassa, il paese accanto al mio. C'é anche una bella strada forestale in mezzo al bosco, che parte proprio dall'inizio di Canazei, e che conduce a Pian, piccola frazione che si trova sopra Campitello, in direzione Val Duron.


Volendo si può partire anche dal centro di Campitello, ma da dove abito io, la forestale è proprio quello che ci vuole. Mi sono detta che avrei corso il più possibile e, dove fosse stato troppo ripido, avrei comunque camminato a passo svelto. 
All'andata ho corso fino alla Baita Fraines, che si trova circa a metà percorso, poi ho imboccato un sentiero che sbuca al Rifugio Micheluzzi, all'inizio della Val Duron vera e proprio, laddove la strada spiana e si apre la vallata. Ho volutamente ignorato la forestale che arriva al Micheluzzi perché adesso è pieno di gente che va su a piedi o, ancora peggio, col taxi (le jeep!). A me di respirare smog quassù proprio non va!!


Quando sono arrivata su, ho ammirato il paesaggio e poi mi sono girata e giù di corsa fino a Canazei!
Ho avuto male ai quadricipiti per due giorni...nonostante il foam roller...però mi sono divertita un sacco! Certo, non sarò andata veloce come i "camosci" che corrono la Skyrace...ma per me è stato bello e di sicuro lo rifaccio!


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